domenica 2 settembre 2012

Cecilia, Federico e Oxana, la bella faccia di uno sport sotto silenzio

Le Paralimpiadi sono iniziate da quattro giorni e, nonostante le quattro medaglie conquistate, il silenzio aleggia intorno alla spedizione paralimpica azzurra. A parte Sky, che come per le Olimpiadi fornisce un servizio straordinario, tutto il resto è silenzio.
Federico Morlacchi, Cecilia Camellini, Oxana Corso
Federico Morlacchi, Cecilia Camellini, Oxana Corso            
Nessuno, o quanto meno molto pochi, si sono sprecati a parlare di Cecilia Camellini, vincitrice di entrambi gli ori del medagliere italiano, o di Oxana Corso, argento nei 200 metri piani, nè, tantomeno, di Federico Morlacchi, bronzo nei 100 farfalla.
Questi atleti che già fanno una attività straordinaria, impegnandosi al 100% nonostante
le maggiori difficoltà che la vita ha riservato loro, non sono per nulla glorificati e le loro imprese, anzichè essere di monito e di grande orgoglio per ognuno di noi, vengono taciute.
Nemmeno un superlativo Oscar Pistorius, vero trait d'union tra le Olimpiadi e le Paralimpiadi, è riuscito a far accendere i riflettori su questa meravigliosa competizione nell'italietta dominata dagli ultimi colpi del calcio mercato. Per parlare di Cecilia e fare "audience" è stato necessario citare la Pellegrini sconfitta e fare il paragone tra le due, come se due medaglie d'oro da sole non fossero sufficienti a creare interesse. Cecilia, invece, interesse ne crea eccome e non solo per i due ori, ma per la meraviglia e la semplicità con cui ti parla del nuoto e di cosa significhi essere in una piscina senza vedere nulla. La Camellini ha spiegato ad Ability Channel, poco prima di partire per Londra 2012, quale sia la sua personalissima esperienza all'arrivo: "Sarebbe bellissimo poter alzare la testa e dire: Ok! Sono arrivata prima, seconda, terza. Nel momento in cui arrivo cerco intanto di riprendere fiato perchè sono mezza morta, dopo cerco di ascoltare i rumori dello stadio, perchè in base a chi sta facendo più casino si capisce chi sia arrivata prima, seconda o terza. Mi sono sempre messa d’accordo con gli italiani e in particolare con mio padre a cui ho detto di urlare come un matto, se sono prima magari lo sento anche se è difficile perchè sono sempre lontanissimi. E’ un’attesa un po' snervante perchè dici: "uffa!" passa anche un buon minuto prima di sapere il risultato, un minuto lunghissimo in cui penso chissà come siamo arrivate!".
Chissà quanto saranno sembrati lunghi i minuti per lei prima di sapere del suo doppio oro e, soprattutto, del suo doppio record del mondo!
Cecilia non è l'unica ad aver portato in alto la bandiera italiana: Oxana Corso, nell'atletica leggera, ha vinto uno straordinario argento. Oxana è una 17enne nata a San Pietroburgo, adottata da una famiglia romana. Ha iniziato la sua avventura nella corsa nella categoria T37, poi si è aggravata ed ha avuto accesso alla categoria T35 dove ha, appunto, vinto il suo argento e stabilito il nuovo record europeo.
Oxana, la più giovane atleta della spedizione azzurra, è già campionessa europea di 100 e 200 metri ed è una delle punte di diamante della nostra nazionale.
Federico Morlacchi, infine, nuotatore di Luino (Va) classe 1993, ha conquistato la prima medaglia italiana a questa paralimpiade, con una bella prestazione nella categoria S9 dei 100 farfalla. Federico, detentore del record del mondo nei 200 farfalla, in una dichiarazione prima dei giochi del Mediterraneo aveva detto: “Nuoto da quando avevo 4 anni. Per le mie condizioni fisiche, la mia mamma ha pensato di portarmi in piscina. Da allora non ho più smesso.” Alla domanda "una gamba praticamente lunga metà dell’altra quanto ti penalizza?", Federico ha risposto: "Nel nuoto paralimpico per niente. Siamo divisi in categorie e quindi, più o meno, siamo tutti sullo stesso piano. Quando gareggio nella FIN il discorso cambia ma, va bene così."
Peccato non aver sentito le loro voci su tutti i tg nazionali, non aver potuto vedere servizi, non aver potuto leggere tweet e status, ma solo le tristi parole di Paolo Villaggio, che avrebbe potuto farci la cortesia di tacere e limitarsi ad applaudire i nostri straordinari ragazzi.

Nessun commento:

Posta un commento