Il porto di Toamasina, Foto di J.Cannon/Ostman Agency |
29.000 prostitute. L'incredibile aumento (nel 1993 erano "appena" 17.000) è dovuto a due fattori: l'aumento della povertà e l'apertura della miniera di nichel ad Ambatovy.
L'apertura della miniera e il miglioramento dei collegamenti portuali hanno portato in Madagascar una incredibile quantità di lavoratori stranieri e gli ingenti investimenti hanno generato un aumento del costo della vita, che ha portato, tra le altre cose, anche al crollo delle normali attività dell'isola africana, come la raccolta e la vendita dei chiodi di garofano e di caffè.
Il crescente numero di lavoratrici del sesso a Toamasina, tuttavia, non è solo un fenomeno dovuto alla miniera e agli investimenti, ma è parte di una tendenza a livello nazionale, causata dall'aumento della povertà. Dal 2009 in Madagascar è scoppiata una estenuante crisi politica e quando il due volte eletto presidente Marc Ravalomanana è stato deposto da Andry Rajoelina, con il sostegno dell'esercito, la popolazione che vive con meno di 1 dollaro al giorno è passata dal 68 al 75%.
Le giovani donne, soprattutto le ragazze provenienti dalla campagna, sono indotte alla prostituzione e la vendita del proprio corpo è ormai considerato l'unico modo per poter sopravvivere.
"La prostituzione è diventata un fenomeno normale in Madagascar. Ora il sesso è diventato un prodotto, un mezzo per sopravvivere", ha detto Ratsarazaka Solomandresy, responsabile per le Nazioni Unite dei programmi per la gioventù in Madagascar.(Fondo UNFPA)
La prostituzione in quest'isola è legalizzata e l'incidenza dell'HIV è assai minore rispetto ad altre zone dell'Africa, ma l'aumento di malattie come la sifilide è maggiore della media. Il 4% di donne incinte hanno questa malattia, che colpisce anche ben il 12% delle prostitute. In alcune zone del Madagascar alle lavoratrici del sesso viene consegnata una carta d'identità grazie alla quale possono avere copertura sanitaria e legale, ma a Toamasina questo non è stato possibile. La polizia locale, quando trovava una prosituta momentaneamente non in possesso della Carta, la portava alla stazione e procedeva ad una serie infinita di violenze di gruppo.
Per questo motivo a Toamasina è stato istituito un libro rosso, in cui le prostitute si iscrivono per aver assistenza legale. Per aver accesso a questa lista bisogna aver superato i 18 anni, ma le ragazzine che si prostituiscono sono una piaga per il paese.
Nadine, 15 anni, ha lasciato la scuola primaria nel 2011 e da allora, è diventata una prostituta. Guadagna 15 dollari a cliente per via della sua giovane età e anche se potesse permettersi di tornare a scuola lei dichiara che non lo farebbe perchè non le darebbe prospettive.
FIVEMITO, una associazione che si occupa di provare a togliere le ragazze dalla strada, ha aperto un centro di avviamento professionale per insegnare alle ragazze alcuni lavori che potessero consentire loro di abbandonare la "vita", ma purtroppo a causa della mancanza di fondi di donatori, il progetto è stato chiuso dopo poco tempo.
Il presidente di FIVEMITO, Razafindravao, ha così provato un'altra via, quella di andare in visita alle famiglie e provare a convincerle di evitare alle proprie figlie il lavoro sessuale:"Dico loro di tutte le conseguenze per la salute che le gravidanze precoci e malattie sessualmente trasmissibili avranno sulle loro figlie, ma il problema è che non ho una soluzione alternativa per loro. Posso parlare, ma non c'è alternativa e loro stessi non hanno altre forme di guadagno per sopravvivere".
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