giovedì 30 agosto 2012

Gabriel e un sogno chiamato calcio

Nel primo giorno di Paralimpiadi c'è una storia che voglio raccontare, quella di un bambino e il suo amore per il calcio. Gabriel Muniz, 11 anni, originario di Campos Dos Goytacazes, una città a 275 Km da Rio, è un bambino con un sogno nel cassetto, giocare a calcio.
Gabriel Muniz - Photo Copyrights Reuters

Tra lui e il suo sogno c'è una malformazione congenita, il
piccolo è nato senza entrambi i piedi e da un solo anno, grazie ad una operazione, può godere della sola articolazione delle caviglie.
Gabriel cammina e gioca persino a pallone con i suoi moncherini, ovviamente non farà mai il calciatore professionista, ma il Barcellona, squadra attiva per i diritti dei bambini e grande sostenitrice dell'Unicef, gli ha dato la possibilità di allenarsi e conoscere i suoi idoli tra cui Leo Messi, Dani Alves e Iniesta.
Gabriel sogna un futuro di paralimpiadi di calcio ad 11 e chissà che tra una decina/quindicina d'anni non sia proprio lui il portabandiera della squadra paralimpica brasiliana.
Gabriel con la divisa d'allenamento del Barcellona

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